Prima di tutto il bambino deve cominciare a frequentare lo studio dentistico già a tre anni, non solo per i motivi più prettamente tecnici legati alla cura di un problema, bensì anche perché dobbiamo fare in modo che questo tipo di cure diventino normali, usuali per il bambino; che si instauri, inoltre, quella fiducia nei confronti di questa figura professionale, cosa fondamentale quando dobbiamo affidarci a qualcuno.
L’infanzia è il momento cruciale della vita durante il quale formiamo il nostro concetto di fiducia nei confronti del mondo; mi spiego, le prime esperienze che viviamo da bambini, in primo luogo quelle che riguardano il rapporto con i nostri genitori, fanno da modello per tutte le nostre relazioni future. Per esempio, se la mia esperienza con le figure genitoriali è stata fonte di soddisfazione e non di angoscia e ambivalenza, sarà per me, da adulto, più facile fidarmi di figure che avranno una valenza importante nella mia vita. Ci aspettiamo dagli altri e nello stesso tempo diamo agli altri, la stessa fiducia e lo stesso stile comportamentale che abbiamo esperito dalla nostre figure genitoriali. Detto ciò, come non allargare lo stesso discorso anche ad altre figure adulte che pure possono per il bambino rappresentare degli adulti a cui affidarsi.
Uno di questi può essere il dentista, così come il pediatra o, nella sfera personale, altre figure di riferimento ritenute tali dai genitori e quindi dai bambini. Perché dico questo? Perché la fiducia nei confronti di altre figure adulte è instillata nei bambini dalle persone di cui il bambino stesso più si fida, cioè dai genitori. Per questo motivo, i primi a doversi
fidare del dentista sono i genitori. I bambini non si fideranno mai di di qualcuno se in qualche modo i genitori non li rassicurano del fatto che si fidano anche loro. Così come non si affiderà mai se sente l’apprensione dei genitori, o peggio la paura, per esempio se si è adulti con la paura del dentista. Se è così, è consigliabile non essere con il bambino mentre il dentista opera. In questo modo, infatti, evitiamo la possibilità di mettere ansia al bambino, nonché di intrometterci nel rapporto dottore-paziente (che nel caso dei bambini è un gioco diretto dal medico). E’ per questo molto importante affidarsi al professionista, nel caso del bambino al pedodontista, nel senso di “far fare a lui”, di fargli gestire la situazione, perché prima di curare i suoi denti, saprà e dovrà instaurare un rapporto con il bambino. A proposito di questo rapporto, poi, è fondamentale che il bambino si senta a suo agio nello studio dentistico, nel quale da subito deve sperimentare tranquillità e accoglienza.
Inoltre, una volta li, è bene non trascinarlo ad entrare quando è il suo turno, bensì lasciargli i suoi tempi; infatti, se il bambino si sente costretto, capisce che si tratta di una cosa non proprio piacevole, perché le cose piacevoli non si fanno controvoglia. Ovviamente non dobbiamo neanche far passare l’idea al bambino che andare dal medico o dal dentista sia una punizione: dico questo perché purtroppo troppe volte sento dire “se non fai il bravo ti porto dal dottore”, ed è difficile in questi casi che il bambino non percepisca la figura del medico come qualcosa di negativo.
Per fare in modo che il bambino non abbia paura del dentista e che quindi sarà un adulto che non avrà paura del dentista, fondamentale è anche il linguaggio: non dobbiamo mai usare parole quali PAURA- MALE- DOLORE- PREOCCUPARSI. Non gli stiamo mentendo, sia chiaro, altrimenti mineremo tutta la fiducia che abbiamo costruito, perché, in effetti, il bambino, con la giusta anestesia, non sentirà dolore, non dovrà sentirlo, altrimenti non tornerà mai più dal dentista. Anche per questo la prevenzione è fondamentale, evitiamo di portare i nostri bimbi dal dentista quando sentono già dolore e, aggiungo, applichiamo questo regola anche a noi stessi. Bisogna che parlando del dentista usiate sempre immagini positive come “denti forti, puliti e sani”, oppure, “tra un po’ andiamo a contare i dentini”. Vi consiglio di provare a simulare l’appuntamento dal dentista prima della prima visita, con il vostro bambino.
Tutto ciò che vi serve è uno spazzolino: spazzolategli i dentini e poi lasciate che lo facciamo loro con i loro pupazzi o bambole. Il segreto è abituarlo alla routine, in modo che già arrivi pronto alla visita vera e propria. Una cosa i genitori non devono fare (e so che a molti viene spontaneo fare): promettere premi. Se si promette al bambino che gli sarà dato un premio se dal dentista non piangerà e non farà i capricci, il bambino si preparerà all’idea di qualcosa di negativo in quanto penserà: “cosa c’è di spaventoso dal dentista da farmi piangere?
Ultima cosa: molti genitori lamentano la difficoltà a far lavare i denti ai propri bimbi. Questo accade nella maggior parte dei casi quando questi ultimi associano questa operazione a qualcosa di negativo per loro, come spegnere la tv e andare a letto.
E quindi create una nuova routine, perché di questo si tratta: fate loro lavare i denti subito dopo aver finito di mangiare, prima che si dedichino al loro dopocena. Come nel caso di prima, anche qui possono aiutarvi i loro stessi giochi: i loro pupazzi e le loro bambole, devono lavare i denti subito dopo aver mangiato, loro lo fanno sempre, perché è normale quanto mangiare.
Un’altra idea molto efficace, è farlo anche voi insieme a loro subito dopo aver mangiato; non solo diventerà una routine anche familiare oltre che personale, ma il fatto che lo facciate anche voi insieme a loro, non glielo farà pesare in quanto perderà la sua valenza di obbligo, non sarà una cosa che dovrà fare solo per ubbidire.
Oppure ancora: andate insieme a comprare lo spazzolino e fate sceglier a lui quello che più gli piace, sarà un gioco che userete insieme tutti i giorni dopo mangiato.